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MAGISTER DIXIT
Piero Alchem - Wisdom magazine
May 2015




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MAGISTER DIXIT
Giuseppe Felice Cassatella - Raw & Wild magazine
April 2015



Per diletto o per “professione” ogni anno leggo caterve di biografie e saggi musicali. Quindi una certa infarinatura ce l’ho, ma difficilmente m’era capitato di avere a che fare con un’opera come Magister Dixit – La leggenda Esoterica di Jacula e Antonius Rex, scritta da Eduardo Vitolo. Più o meno tutte le biografie hanno degli step comuni: prima del successo, ascesa, successo, declino, rinascita. Intorno a tali fasi si vanno a incastrare i singoli eventi. In questo caso non va proprio così, perché, se è vero che possiamo rintracciare le fasi succitate, però dobbiamo anche ammettere che lo sviluppo è più affascinante rispetto alla norma. La magia sta nel fatto che la storia di Antonio Bartoccetti è quanto di più inusuale mi sia capitato di leggere, tant’è che più volte ho dimenticato che si trattasse di episodi di vita vissuta e non del frutto della penna di uno scrittore gotico. Trovatemi un altro personaggio così ricco di fascino e mistero, la cui crescita è avvenuta a contatto con maghi e castelli maledetti, e la cui esistenza è stata condita da profezie, sparizioni e morti misteriose. Trovatemi un artista moderno con un sì solido apparato filosofico-esoterico e una tale spiccata sensibilità antropologica. Le cui gesta artistiche sono la comunione tra capacità compositive e dettami ultraterreni. 
Attenzione, qui però non siamo di fronte a un esoterismo di facciata o domenicale, come accade in buona parte della scena metal, qui c’è uno studio dietro alle composizione, cose che noi comuni mortali non possiamo neanche capire. La bravura di Eduardo sta in questo, nello svelare alcuni dei misteri che circondano Jacula e Antonius Rex e nel sollevare nuovi e inquietanti interrogativi. La ricerca certosina che sta alla base di questa opera ha scandagliato tutte le pieghe della storia di Antonio Bartocetti (mai come in questo caso scindere la vita privata e la vita artistica è impossibile) regalando una lettura del personaggio che va oltre quella dello mago arroccato nella sua dimora, perso in altri mondi e nei suoi esercizi spirituali. La figura che ne esce fuori da questa biografia è più ricca, e mostra come Antonio, invece, sia ben calato nella realtà che lo circonda. Si pensi ai suoi moti ecologisti a cavallo tra i sessanta e i settanta in un Paese disattento (ancora oggi) come l’Italia, o il continuo studio degli strumenti musicali e tecnologici necessari per comporre la propria arte (determinante in questo senso la compagna Doris Notron). Una figura senza tempo, capace di regalare con i primi due album targati Jacula e con l’esordio firmato Antonius Rex capolavori inarrivabili (e non imitabili) di musica. La fase commerciale che risponde ai titoli Zora e Ralefun, sino alla rinascita con Anno Demoni e l’altro capolavoro-commiato Pretenatural. Infine, il lungo silenzio interrotto prima come Antonius Rex e poi, a sorpresa, con il ritorno di Jacula.
Finita la parte squisitamente biografica, ecco la ricca appendice che raccoglie delle nutrite interviste non solo ad Antonio Bartoccetti (ad opera di Massimo Gasperini, che con la sua Black Widow Records ha avuto un ruolo importante nella diffusione delle opere di Jacula e Antonius Rex, oltre a essere uno dei motori che ne ha reso possibile il ritorno sulle scene), ma anche a personaggi vicini alla band, come il misterioso musicologo Steve Combell o i musicisti che collaborano attualmente col Maestro (suo figlio Rexanthony, la medium Monika Tasnad e la vocalist Svetlana Serduchka). Come se non bastasse, un gran lavoro è stato fatto raccogliendo tutta una serie di pareri espressi dalla stampa di settore di tutto il mondo sui due progetti. 
Un’opera monumentale che non può mancare nelle biblioteche degli amanti della musica qualità.




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MAGISTER DIXIT
Selenia Marinelli - Metallized
April 2015

.....................................  Magister Dixit, La leggenda esoterica di Jacula e Antonius Rex ci spingiamo ancora più dentro il mistero dell'opera di debutto degliJacula, che leggenda narra fu distribuito solo ad una cerchia ristretta di sette e che solo in un secondo momento, come moltri altri album, fu oggetto di ristampe, ufficiali e pirata. Ma non ci chiariamo ulteriormente le idee in merito alla faccenda, piuttosto i dettagli ed i retroscena aggiunti, confondono il lettore e rendono la storia ancora più intricata ed inverosimile. 
AFFARI DI FAMIGLIA
Continuando il viaggio che ripercorre tutta la carriera artistica ed in parte privata di Bartoccetti, si intesse una trama torbida, che ci fa approdare fino ai più recenti episodi con gli Antonius Rex, ma dove non tutto convince e si incastra alla perfezione, forse proprio perché al di fuori dei meccanismi che fanno parte della logica razionale. Con dichiarazioni fornite ad hoc dallo stesso chitarrista o estratte da interviste rilasciate nel corso degli anni su varie testate cartacee e web del settore (tra cui quella che pubblicammo proprio noi di Metallized qualche tempo fa e che potrete leggere integralmente qui), riusciamo ad andare anche oltre la patina dell'artista per scoprire in parte anche il Bartoccetti uomo, che al fianco dell'inseparabile Doris Norton(compagnia di musica e di vita, nonché artista di elevato calibro all'interno del panorama techno/elettronico internazionale) si trova a dover affrontare alcune crisi economiche, che riesce a superare proprio grazie ai proventi ricavati grazie alla sua musica. Un atteggiamento un po' contraddittorio, se si pensa che uno dei suo motti è proprio la lotta alla corruzione da cui questa società è corrosa a causa dei demoni che lui stesso riconosce nel Sesso e nell'Oro; ma, del resto, Bartoccetti giustificherà questa caduta commerciale nell'esigenza famigliare di avere denaro a sufficienza per la crescita del figlio, che molti anni dopo prenderà parte al progettoAnotonius Rex con lo pseudonimo di Rexanthony: la musica diventa un vero e proprio "affare di famiglia". 
C'è autocritica, tuttavia, nell'ammettere che il progetto nato nel 1973, gli Invisibile Force, o cheZora, album prodotto con gli Antonius Rex nel 1977, fossero un autoplagio ed una mossa commerciale artisticamente insignificante. 
Il libro è un'occasione anche per capire la stima ed il profondo legame, artistico oltre che sentimentale, che unisce Bartoccetti a Doris Norton, che probabilmente è stata -in maniera inconsapevole o meno- molto più musa ispiratrice di tutti i medium che si sono succeduti nel suggerire, durante i loro stati di trance, ciò che poi il chitarrista avrebbe tradotto in musica.
DI SPARIZIONI, MORTI, PROFEZIE E PROGETTI FUTURI
Il libro approfondisce anche alcuni aspetti, forse meno noti, dove al nome Jacula e Antonius Rex sono associati sparizioni o morti improvvise ed enigmatiche, come quelle di Charles Tiring e Albert Goodman, che hanno militato all'interno della band e che poi sono scomparsi in circostanze misteriore. Ma vengono anche descritte le donne-medium che conpartecipano a vitalizzare la creatività del musicista, come Francesca C. o l'ultima Monika Tasnad, di origini rumene ed alla quale è stata fatta una breve intervista che troviamo nelle ultime pagine diMagister Dixit. I contributi esterni coinvolgono anche Rexanthony, che ci descrive la sua carriera nelle discoteche nazionali ed internazionali, dove -racconta- a volte propone versioni riarrangiate e remixate di pezzi estratti da Pre Viam. Il viaggio si fa pericolosamente tortuoso ed ambiguo nel momento in cui c'è una piccola appendice di quattro pagine, a circa metà del libro, dove vengono inserite osservazioni sulla transessualità a cura dello stesso Antonio Bartoccetti, che personalmente ho trovato poco pregnanti e semplicistiche: un argomento così delicato e complesso non può essere toccato con così tanta sommarietà e personalmente non lo avrei inserito perché, messo così, sembra un discorso fuori luogo ed inconcludente.
Incuriosisce, invece, la promessa di tornare con ben altri cinque album degli Jacula, il primo dei quali è previsto per questo anno ed è intitolato Mystic Voices, che si preannuncia come una profezia per le "donne salvate" che verranno dopo l'Apocalisse, ma del quale non si sa ancora molto. 
N CONCLUSIONE
Sicuramente è degna di nota l'idea di produrre una biografia su un artista così influente, così come di inconfutabile caratura artistica sono i progetti Jacula e Antonius Rex, seppur nella loro identità sempre un po' confusa ed inafferrabile. Anche l'identità che questo libro ci restituisce di Antonio Bartoccetti è un po' contraddittoria, quasi fosse immagine speculare dei prodotti artistici che compone. Sicuramente gli appassionati del personaggio non potranno farsi sfuggire l'occasione di approfondire ulteriormente la leggenda esoterica di colui che viene definito come "l'artista faustiano per antonomasia"; così come è altrettanto certo il fatto che chi, invece, pensa di comprare questo libro per sciogliere definitivamente alcuni dubbi legati alla personalità di Antonio Bartoccetti debba abbandonare ogni speranza, perché il vortice entro cui il lettore viene trascinato è denso di narrazioni che complicano ulteriormente la già sfocata visione delle cose che si può avere conservando il ruolo di osservatori esterni. Restano dubbi anche perché a conti fatti ci troviamo davanti ad un caso in cui il medium -ed è proprio il caso di dirlo- attraverso cui vengono diffuse certe informazioni è la stessa fonte che le produce.. un gap informativo che rende il tutto non verificabile.
Ci vuole fede, insomma, per credere a tutto senza lasciarsi deviare da eccessiva criticità e scetticismo: chi riuscirà nell'impresa sicuramente rimarrà appagato dalla lettura, per tutti gli altri consiglio di prenderlo come un accattivante romanzo gotico.

::: ::: ::: RIFERIMENTI ::: ::: :::
Genere: Biografia
Prezzo: € 21.50
Autore: Edoardo Vitolo
Editore: Tsunami Edizioni
Data Uscita: Febbraio 2015
Pagine: 272
Formato: cm. 23 x 16 - copertina flessibile




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MAGISTER DIXIT
Alberto Santamaria - (Collector - Researcher)
March 2015




La pubblicazione della prima bio ufficiale interamente dedicata all’anomala e controversa figura di Antonio Bartoccetti, il deus ex machina degli innovativi progetti musicali Jacula e Antonius Rex, si potrebbe definire semplicisticamente come un evento editoriale, giacchè i risvolti storici sull’artista sono sempre stati avvolti da una spessa coltre di mistero, tale da rendere la figura del Magus ancora più enigmatica.
Il volume compilato da Edoardo Vitolo per la Tsunami Edzioni ha opportunamente colmato questo vuoto, anche se bisogna ribadire con fermezza che solo un’antica porta del gigantesco castello gotico dall’aria spettrale è stata varcata, un minuscolo, flebile raggio di luce si è insinuato nelle cavità buie e recondite che custodiscono gelosamente l’arcano incanto di una personalità poliedrica e dalle molteplici sfumature, di una vulcanica mente sperimentatrice, di un iniziatore di mefistofeliche cerimonie sonore officiate sull’altare di rituali sacrileghi e invocazioni spiritiche, brumose e plumbee, capaci di farci addentrare in cunicoli sotterranei avvolti da mostruose creature, di rapirci la mente per farci scivolare in un abisso tormentato da incubi notturni e da spaventose visioni.
Una sola soglia è stata fatalmente aperta, poiché di numerosi anfratti, di diverse stanze celate e di ambienti preclusi all’occhio umano è costituito il sontuoso ma inquietante maniero dalle gotiche vestigia: accanto alla componente essoterica, ossia quella serie di concatenazioni temporali, percorsi storico-filologici, tratti biografici, strali e invettive del Magister contro l’ipocrisia dell’uomo moderno fallito, testimonianze dirette che offrono uno spaccato ancor più nitido di taluni avvenimenti, e l’accurata analisi dell’intera discografia degli Jacula e degli Antonius Rex, si ha la percezione della forma di un mondo esoterico, nascosto e inviolabile, nel quale non vi è modo, almeno attualmente, di penetrare per garantirsi conoscenze di livello superiore. Uno stadio ermetico ci sovrasta, si arrocca in una fitta ragnatela di segreti insondabili, impenetrabili forse per l’eternità, messaggeri di una verità "altra" smisuratamente al di fuori delle convenzioni abitudinarie, dell’ovvietà, della falsità, di tutte quelle umane debolezze che ci destabilizzano da una comunione con le sfere spirituali più alte e rigeneratrici.
D’altronde l’aura misterica che comprime tra le sue venefiche spire il sapienzale ardore mistico del leader delle due bands, rappresenta fin dagli albori dell’attività di questo musicista, compositore, filosofo, demonologo, psichiatra, produttore, il lato più oscuro, seducente, suggestivo: impossibile pertanto addentrarsi fino in fondo ad ogni singolo aspetto di una storia intricata e ricca di forti, stabili legami con il culto esoterico e la magia occulta ….. si perderebbe irrimediabilmente un alone di fascino che circonda costantemente (e storicamente) il sinistro vessillo che si erge trionfante sulla torre maestra dell’Antonius Rex Castle.
Se la lettura di Magister Dixit mi ha personalmente posto al cospetto di una dicotomia formale-strutturale parzialmente lacerante ma che possiede una sua logica esistenza, perché travalicare certi limiti che non tutti gli umani sono pronti a oltrepassare, dispenserebbe spesso problematiche molto pericolose, è comunque utile sottolineare la partcolarità e la peculiarità di un artista-alchimista che per sua natura decise di intraprendere un percorso di ricerca iniziatica fin dalla tenera età dell’adolescenza, contemplando un saldo connubio tra queste prodigiose esperienze praeternaturali e le velleità creatve che andrà progressivamente sviluppando.
Un legame divenuto inscindibile nonché marchio distintivo di una cifra stilistica unica e irripetibile nel folto panorama musicale mondiale: ogni austera, agghiacciante, terrificante composizione scaturita dalla fervida mente del Magus nasce da un’esperienza medianica, un contatto diretto con un medium (dapprima Franz Parthenzy, colui che iniziò Antonio alla scoperta del misticismo occulto, successivamente Monika Tasnad) che evoca durante una seduta spiritica entità misteriose provenienti dall’aldilà, che suggeriscono incanti melodici e arie necromantiche che si trasformeranno in un processo evolutivo nei tenebrosi affreschi che connotano le criptiche, ancestrali, demoniache sonorità degli Jacula e degli Antonius Rex.
Un atto di connessione medianica per allestire partiture di nero lirismo: quale contraltare che segua la stessa pratica è possibile accostare ad Antonio Bartocetti?
La risposta è semplice e immediata: nessuno. Ecco risaltare la sensazionalità dell’approccio e del metodo compositivo instaurato dall’artista: una prova lampante della singolare nascita di qualsiasi brano del Wizard la si può ricercare nella scioccante Possaction, contenuta, seppur in versioni differenti, sia nell’ultima sconvolgente effige degli Antonius Rex intitolata Hystero Demonopathy, sia nel ritorno sulle scene della leggenda esoterica per eccellenza, Jacula. Una cattedrale di suoni strazianti e inquietanti, supportati dall’agonia vissuta in prima persona dalla strega Sandra B., morta tragicamente suicida dopo essere stata posseduta da reali entità demoniache. Il sottotitolo utlizzato nella track list di Hystero Demonopathy, Traumatic Integral Original Document, attesta alla perfezione lo stato d’animo che si può insinuare nell’ascoltatore durante lo scorrere di una manciata di minuti all’insegna del viaggio più profondo e orrendo nei gironi infernali della perdizione assoluta.
Brividi di paura scendono lentamente, delicatamente lungo la schiena, un apocalisse visionaria si sprigiona davanti all’inerme ascoltatore, la tenebra avvolge tutto ciò che ci circonda. Al pari di un altro artista italiano, Mario The Black Di Donato, inventore del Metal Mentis e pittore di affermata caratura internazionale, Antonio professa chiaramente la sua fede cristiana, sceglie deliberatamente di voler conoscere anche i più atroci aspetti del Male al fine di dare un senso di perfezione alla sua ricerca iniziatica, tesa al raggiungimento delle forze positive: una sfida oltremodo difficoltosa, gravida di incombenti pericoli, un impervio sentiero adombrato dal buio più fitto e da fumose scie di nebbia, ma come ricorda lo stesso protagonista “la divinità senza un suo antagonista non ha senso”.
Storia e leggenda (esoterica) si intrecciano mirabilmente in una narrazione che dalla prima all’ultima pagina del libro avvince e seduce, particolarmente nelle numerose parti in cui è lo stesso Bartoccetti in prima persona a manifestare i suoi ideali e i suoi pensieri filosofici (apprezzabile tra l’altro la porzione dedicata agli studi psichiatrici effettuati dal Magus su soggetti mentalmente disturbati): un piccolo sasso nel lago è stato gettato, chissà se il prossimo futuro ci riserverà sorprese ancor più accattivanti.
Concludiamo con una delle tante frasi del protagonista, dedicata ai lettori del libro, che recita : "DIVENTERAI COME NOI …. SAPRAI DIRE NO e NON LASCERAI FERITI SUL CAMPO."







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MAGISTER DIXIT
Stefano "Steven Rich" Ricetti - True Metal
March 2015

La Divinità, senza un suo antagonista, non ha senso…

……………………………….perché di band e autori fottutamente commerciali è piena l’aria anche in ambito heavy metal mondiale, basti dare un’occhiata a certi numeri piuttosto che buttare lo sguardo alle ricerche di mercato per licenziare il prossimo oggetto griffato, che ovviamente con la musica in senso stretto non c’azzecca nulla.
In completa antitesi con codeste logiche di business è da sempre il percorso di Antonio Bartoccetti, mastermind di progetti oscuri quali Jacula, Invisible Force e Antonius Rex. Realtà per tanti ma non per tutti che da decenni segnano un cammino artistico particolarissimo, senza dubbio peculiare, capace di percorrere trasversalmente universi artistici inesplorati. Difficile se non addirittura impossibile incasellare la musica prodotta dal nostro: dark, progressive, gothic, doom, industrial, ambient, horror si mescolano e vivono di vita propria all’interno della galassia Bartoccetti, a costituire un unicum che il mondo ci invidia. Ad alimentare il mistero, perfettamente in linea con il personaggio, line-up che non si fermano a soli musicisti, ma che coinvolgono anche medium, veggenti e sensitivi. Lutti ancor oggi enigmatici all’interno delle varie formazioni e pochissimi concerti dal vivo contribuiscono a creare il giusto alone di mistero accanto ad Antonio e Doris Norton, sua compagna di una vita.



In Magister Dixit il protagonista si mette completamente a nudo, per la prima volta in carriera, come è giusto e corretto che sia per un libro che nel tempo diverrà un totem per la letteratura di genere. Vitolo, attraverso le 272 pagine dell’opera, per di più in assenza di refusi, riesce a conferire un buon ritmo alla lettura, obiettivo per nulla scontato. Antonio Bartoccetti si pone da sempre contro la banalità del quotidiano, in netta opposizione al denaro, ai piaceri della carne, alla falsità ,alla violenza, ossia alle stupide regine del mondo contemporaneo. In un contesto del genere, ovvio che non si possa godere della leggerezza della fruizione che sa regalare ad esempio un romanzo di altra natura, ed è proprio per questo motivo che l’autore va apprezzato.
Innumerevoli gli spunti di riflessione che sa fornire Magister Dixit: in primis l’onestà intellettuale dello stesso Bartoccetti – numerosi i suoi interventi in prima persona - quando ammette di aver ceduto a delle marchette artistiche pur di sbarcare il lunario, in tempi di magra, così come quando, analizzando le sue realizzazioni, ammette senza pudore di aver scritto qualche boiata pazzesca, che di certo non va ad inficiare gli altri capolavori inarrivabili, molti dei quali ristampati dalla label Black Widow Records di Genova. Incredibile ma vero scoprire che uno dei suoi pezzi – Witch Dance - venne passato in heavy rotation nel palinsesto di Radio 105, in piena antitesi con il concetto di diffusione di alcuni dei suoi dischi, i quali talvolta vennero distribuiti in modalità carbonara in ambienti socio culturali molto chiusi, al di fuori di qualsivoglia logica commerciale. All’interno del libro scorrono le recensioni approfondite di tutte le sue realizzazioni insieme con molte foto e immagini, tutte rigorosamente in bianco e nero. Intrigante scoprire la posizione del protagonista nei confronti della religione cattolica, le connessioni grafiche con i fumetti anni Settanta – Jacula, appunto, ma anche Zora –, il dramma vissuto da Sandra B. giunta al suicidio dopo essere rimasta vittima di una possessione diabolica e le morti misteriose di soggetti quali Albert Goodman e Charles Tiring, due figure oltremodo caratterizzate e caratterizzanti.
Quattro interviste molto interessanti in coda, rispettivamente ad Antonio Bartoccetti, suo figlio Rexanthony (attuale tastierista di Jacula e Antonius Rex oltre ad essere un noto autore), Svetlana Serduchka e la medium Monika Tasnad. Stride davvero non poter leggere il punto di vista di Doris Norton in alcun modo: oltre all’intervista totalmente assenti risultano suoi eventuali incisi. Un vero peccato.
A chiudere il libro, un extra contenente le opinioni di alcuni addetti ai lavori in riferimento alle uscite targate Jacula e Antonius Rex.
Prima di calare definitivamente il sipario sulla recensione in oggetto, una constatazione squisitamente personale. Geograficamente parlando, fermandosi alla disamina della sola zona dell’Italia centrale che volge verso il Mar Adriatico nasce spontaneamente una riflessione: val davvero la pena di guardare con curiosità oltreconfine quando proprio in quelle lande pregne di Storia e leggenda sono nate e cresciute primizie artistiche quali Death SS, Jacula, Requiem, Paul Chain Violet Theatre, Antonius Rex e The Black?







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MAGISTER DIXIT
Eugenio Monti (l'editore di Magister Dixit)
March 2015



"Ho viaggiato molto, ho conosciuto gente, ho fatto esperienze.
Da sempre appassionato di musica e libri, nel 2007 insieme a Max ho cominciato a sviluppare
il progetto Tsunami Edizioni, dando vita alla casa editrice più rock mai vista in Italia."





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MAGISTER DIXIT
Mickey E.Vil (The Mugshots / Heavy Demons Radio Show)
March 2015



Con la consueta miscela di serio rigore storico-filologico ed avvincente narrazione, Eduardo Vitolo ci prende per mano come un novello Virgilio ed apre per noi le porte di qualcosa che potrebbe spaventarci: l'Occulto, in senso etimologico, il “nascosto”, ciò che è precluso ai sensi che utilizziamo – spesso impropriamente – nel quotidiano. Perchè spaventarci di fronte al racconto dell'incredibile vita di Antonio Bartoccetti, vita indissolubilmente saldata con l'Arte di cui si è fatto alfiere? Perchè come il “perturbante” di freudiana memoria si tratta di qualcosa che noi crediamo “sconosciuto” ma in realtà è quanto di più familiare – seppur rimosso – potremo mai conoscere. La musica del Maestro Bartoccetti è veicolo di voci arcane che, spogliate dell'ingombrante abito della Materia, provano a scolpire nella coscienza di tutti noi delle Verità che il Mondo, nella sua concretezza, ha spesso messo a tacere in nome del miraggio chiamato Progresso.





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MAGISTER DIXIT
Iacopo Mezzano - Rock Metal Essence
March 2015
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Titolo: Magister Dixit
Sottotitolo: La Leggenda Esoterica di Jacula e Antonius Rex
Autore: Eduardo Vitolo
Anno: 2015
Genere: Biografia
Casa Editrice: Tsunami Edizioni
Prezzo: € 21,50
Pagine: 272
Voto: 8.5/10



Non chiamate leggenda Antonio Bartoccetti, compositore, mago, filosofo, psichiatra, demonologo, chitarrista e produttore noto al mondo per i suoi lavori con le formazioni degli Jacula e degli Antonius Rex. Vi sarebbe risposto che i geni della musica sono stati ben altri, e che lui è soltanto un bravo artista di buon inventivo.
Ascoltando i suoi lavori discografici, e leggendo questa sua biografia autorizzata a titolo Magister Dixit - La Leggenda Esoterica di Jacula e Antonius Rex scritta per Tsunami Edizioni dal giornalista freelance, speaker radiofonico e autore Eduardo Vitolo, ci si rende però conto immediatamente di come la musica di Bartoccetti sia stata in realtà di fondamentale influenza per una enormità di generi del rock e del metal che oggi ascoltiamo.
Tra musica, medianità, esoterismo e sperimentazione, curati ed elaborati in arte al fianco della compagna Doris Norton prima, e del figlio Rexanthony poi, con il fondamentale contributo di medium e maghi, Jacula e Antonius Rex si sono evoluti dai lidi del progressive rock anni '70 più oscuro e mistico, fino alle dimore del gotico, dell'industrial, dell'elettronica, del metal, etc, gettando le basi per sonorità e generi che poi faranno da fondamenta a molte delle realtà tutt'ora presenti sulle scene mondiali.
Attraverso questo libro, scritto con dovizia di particolari dal bravo Vitolo, rivedremo passo per passo la nascita del mito attraverso la ricca elaborazione storica dell'autore, e le parole dei protagonisti, interessanti e godibilissime specie nelle appendici finali che arricchiscono la biografia. Scoprendo, lungo i capitoli, i meandri più oscuri e misteriosi che sono nascosti dietro alla composizione delle canzoni di Bartoccetti, e assaporando un po' anche noi quegli oracoli, quei pensieri filosofici arditi, quelle profezie, quegli antichi richi evocativi, etc., che hanno fatto da echi nella cattedrale gotica di questo musicista, e delle sue formazioni. Le quali sono state il vero fiore all'occhiello di una scena italiana avanguardistica che forse non è mi stata in grado di valorizzarli quando avrebbero meritato, anche (è da dirlo) per volere dello stesso leader, da sempre contrario a ogni forma di esaltazione mainstream televisiva, o radiofonica.
Insomma, se l'esoterismo e la magia, ma soprattutto la musica geniale e lontana dalla banalità di Jacula e Antonius Rex, sono il vostro pane quotidiano, o quantomeno sono uno scenario musicale che vi va di espolare, beh, come potreste restare impassibili di fronte a Magister Dixit - La Leggenda Esoterica di Jacula e Antonius Rex? E' nei negozi da febbraio.........





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MAGISTER DIXIT

Mass Gasperini (discografico - mercante d'arte) - Black Widow
February 2015



"Ci sono ancora misteri da svelare...e
non è detto che vengano mai svelati...
ma una delle porte è stata aperta"





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MAGISTER DIXIT

Jessica Franco
February 2015

Il mago, la leggenda, l’uomo, il mito.
Un libro dedicato non solo a tutti gli appassionati di musica sperimentale, progressive , goth e doom, ma anche agli amanti del mistero e dell’esoterismo.
E’ questa la coinvolgente biografia di Antonio Bartoccetti, eclettico artista leader di due storici gruppi come Jacula e Antonius Rex; un libro magico e seducente la cui storia si dipana tra antichi manieri gotici, laghi incantati avvolti dalla nebbia, maledizioni e magia, inspiegabili sparizioni, e la nostra guida altri non è che lei, la Dea suprema, la Musica.
E’ un soffio di polvere fatata negli occhi che conquisterà persino il lettore più scettico perché se da una parte il coordinatore fatalmente prescelto Eduardo Vitolo ci fa conoscere la storia dei 2 gruppi, trascinandoci dalle suggestive colline marchigiane fino a Milano e Londra tra studi di registrazione e discografici pronti a cambiare la vita di Bartoccetti e soci, dall’altra ci fa intravedere un mondo oscuro e occulto, pregno di simboli e significati incomprensibili ai più, fatto di riti arcani e pericolosi, di evocazioni demoniache e di possessioni diaboliche, un mondo altro, a cui non ci si può e non ci si deve avvicinare con leggerezza e incoscienza…….. donne possedute dai demoni.
Ma è anche uno spaccato di vita degli anni 60 e 70 e dell’evoluzione di una società moderna che è riuscita a partorire prima Jacula e poi Antonius Rex con le loro idee innovative e assolutamente non convenzionali: basti pensare all’organo a canne suonato da Charles Tiring, ai testi recitati in latino dal Bartoccetti, alla voce soave di Doris Norton nonché alle sue doti di tastierista – e ricordiamo che in quegli anni lei fu una pioniera nell’uso dei sintetizzatori- 
Bartoccetti, filosofo, psichiatra e chitarrista parla alla nostra anima, attraverso i suoi testi molto controversi e i suoi magistrali assoli di chitarra, e ci fa riflettere….sulla totale perdita di valori, sulla crudeltà dell’uomo verso l’ambiente, tutti temi di grande attualità oggi, che lui ha affrontato in tempi non sospetti con brani decisamente avanguardistici per quegli anni e che ci fa rivivere in queste pagine attraverso affermazioni pericolose e foto storiche davvero preziose e suggestive.
Ho particolarmente apprezzato inoltre, i codici QR disseminati nel volume, che permettono, con l’uso di uno smartphone, di vedere e ascoltare alcuni tra i più significativi brani di Jacula e Antonius Rex.

E per le prime copie, la cartolina autografata dal Maestro finita dritta dritta nella mia collezione privata!
Pagine che ci fanno capire cosa e chi sta dietro agli album di Jacula e Antonius Rex, e ciò che ha portato questi gruppi ad essere ciò che sono oggi: band di culto che questi artisti, per loro scelta, non hanno mai lasciato cannibalizzare alle etichette più commerciali per mantenerle sempre quello che io definirei dei “gioiellini di nicchia”….se volete farvi un’ idea più precisa di quanto sto dicendo sappiate solo che ogni album di Jacula fu stampato in copie limitate e in passato distribuito esclusivamente a sette religiose segrete e che i pochi vinili ancora in circolazione li potete trovare in vendita a prezzi esorbitanti solo per collezionisti..fatevi un giro in rete per credere!!
Un intero capitolo è inoltre dedicato a Rexanthony, tastierista noto a livello mondiale e considerato il fondatore della techno italiana e precursore della musica trance, il quale, parallelamente alla sua principale attività, è anche subentrato come tastierista ufficiale delle 2 band dopo che Doris Norton, ha intrapreso una diversa carriera artistica; qui, i suoi oltre 40.000 fans, scopriamo quelli che sono i suoi progetti attuali e futuri, e a quale tecnologia affida il suo talento in studio.
Una lettura che consiglio anche a chi fatica a vedere al di la del mondo materialista in cui viviamo, per cibare la nostra anima e metterci in contatto con la nostra spiritualità, perchè al di la del proprio credo personale, uno degli insegnamenti che ci lascia il Maestro è che la fede è essenziale. Uno special thank alle Edizioni Tsunami per il coraggio di stampare un'opera del genere.






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MAGISTER DIXIT
Cesare "Caesar" Buttaboni - Ver Sacrum
February 2015
Si sentiva la necessità di un libro sulla storia degli Jacula e degli Antonius Rex. Il gruppo di Antonio Bartoccetti e Doris Norton, nel corso degli anni, ha dato origine a un vero e proprio “culto” che può vantare un selezionato seguito di adepti. C’è sempre stato un alone di leggenda sulle loro vicende e Magister Dixit: la leggenda esoterica di Jacula e Antonius Rex, il volume edito dalle Tsunami edizioni e curato da Edoardo Vitolo, cerca di far luce sul fitto velo di oscurità che da sempre regna sovrano. Gli Jacula – il nome deriva da un fumetto horror erotico del periodo – hanno rappresentato il lato oscuro e esoterico del prog italiano. Il volume si rivela molto interessante e ripercorre le tappe del loro percorso filosofico e musicale che iniziò appunto con gli Jacula. Il loro album d’esordio Tardo Pede In Magiam Versus (1972) – preceduto dall’embrionale In Cauda Semper Stat Venenum (1969) – fu qualcosa di realmente originale e inedito per l’epoca. Le sonorità erano contraddistinte dal lugubre organo a canne suonato da Charles Tiring (che scomparirà in circostanze misteriose nel 1979 mentre anche Albert Goodman, il batterista dei primi album di Antonius Rex ) mentre il recitato in latino e le atmosfere gotiche e sognanti lo rendevano perfetto come ideale colonna sonora di un film di Mario Bava. Il leggendario nome degli Jacula è stato poi recentemente riesumato da Bartoccetti e, dopo l’album Pre Viam del 2011, sono già state previsti altre pubblicazioni. Gli Antonius Rex, dopo la pausa seguita a Praeternatural del 1980, sono ritornati anche loro sulle scene nel 2010 con l’ottimo Switch On Dark (2006) e proseguono tuttora con un feeling e sonorità più moderne ma con immutato spirito occulto. Il testo è suddiviso in capitoli che analizzano i vari periodi storici che vengono commentati da Bartoccetti. Purtroppo Doris Norton ha lasciato il gruppo e non ha partecipato attivamente a Magister Dixit. Il volume è corredato da molte fotografie e contiene anche delle appendici in cui vengono intervistati lo stesso Bartoccetti (a cura di Massimo Gasperini, boss della Black Widow), il figlio Rexanthony (nuovo tastierista della band, noto per la sua attività musicale in campo techno-trance), la cantante ucraina Svetlana Serduchka – ospite in Switch On Dark e la medium rumena Monika Tasland che, dopo Franz Parthenzy, è diventata la più attiva collaboratrice di Bartoccetti. Magister Dixit: la leggenda esoterica di Jacula e Antonius Rex si rivela un’occasione imperdibile per i fan per approfondire i misteri e capire la filosofia “preternaturale” di questo personaggio realmente oscuro del panorama musicale italiano.







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MAGISTER DIXIT
Tsunami communication
February 2015
.................. c’è un regno in cui si fondono fatalmente e orribilmente musica e medianità, esoterismo e sperimentazione, visioni e segreti, praeternaturale e soprannaturale.
Quel regno ha la forma di un castello gotico, edificato sulla montagna, il cui sentiero impervio e nebbioso può essere percorso solo da spiriti eletti: uno di questi è Antonio Bartoccetti.
Compositore, filosofo, psichiatra, spiritista, chitarrista... Bartoccetti è l’artista faustiano per antonomasia che, nel corso di una o più esistenze, ha gettato le basi di tutti gli umori più oscuri e misteriosi che il Rock abbia mai vomitato dall’alba dei tempi.
Magister Dixit, la leggenda esoterica di Jacula e Antonius Rex, è la prima biografia ufficiale del Maestro del progressive più estremo e innovativo. Un viaggio che si snoda tra album sperimentali e inimitabili, scomparse inspiegabili, riti innominabili e predizioni avveratesi dal mondo spiritico fino ad arrivare alla profezia terrificante sull’imminente fine del mondo ...............





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