PRE VIAM
"press - impressions"

pt.3






PROGRESSION - USA magazine
2012 - Antonio Bartoccetti special interview



ANTTI KORPINEN - THE SERPENT BEARER (____ 2012)
JACULA - “Pre Viam” (2011 album)
2012 - Antonio Bartoccetti special interview

Anti Korpinen del magazine The Serpent Bearer incontra Antonio Bartoccetti per un'intervista esclusiva.


MAURIZIO GABELLI - RITUAL (____ 2012)
JACULA - “Pre Viam” (2011 album)
2012 - Antonio Bartoccetti special interview

....coming soon......




METAL HAMMER -GRECIA-
Intevista esclusiva.... coming soon... (____ 2012)





VESPER-JANA - METALLIZED
JACULA - “Pre Viam” (2011 album)
2012 - review

L'antico sepolcro, sigillato dalle polveri del tempo, è stato riaperto. Il rischio era di veder scivolare tra le dita solo terra e ossa, ma Jacula, l'oscura creatura ridestata dopo un sonno lungo quasi quarant'anni, sembra ancora capace di effondere fascino e mistero. Nato sul finire degli anni sessanta dalle menti di Antonio Bartoccetti, Doris Norton e Charles Tiring il progetto Jacula, spinto da ricerca esoterica e tormentata sperimentazione, è stato qualcosa di unico, straordinariamente sconvolgente ed innovativo. Due album, In Cauda Sempre Stat Venenum (1969) e Tardo Pede in Magiam Versus (1972), considerati, tra collezionismo e fanatismo, veri e propri oggetti di culto. Oggi, dopo lungo e forzato riposo, il risveglio.



A caro prezzo. Jacula chiede e pretende un pesante tributo di sangue, bevuto avidamente, per riprendere vita in un corpo nuovo e diverso. Un corpo che ha le sembianze di Antonius Rex, che ha il sangue di Antonius Rex. Come un'immagine che si riflette all'infinito in un gioco di specchi, l'uno guarda l'altro e diviene l'altro, occhi negli occhi, iniettati di egocentrismo, mistero e fatalità. Un corpo diverso perché Charles Tiring è scomparso, e con lui le sue poetiche e deliranti suite d'organo. Diverso perché manca l'apporto prettamente femminile ed eclettico di Doris Norton. Organo vitale, sì, ma non c'è spazio per rimpianti o nostalgia. Ora è Rexanthony che cura le parti delle tastiere. Stesso DNA, ma non la si può considerare sostituzione, perché certe persone, con la loro intelligenza, la loro creatività, la loro sensibilità, non potranno mai essere sostituite. Meglio considerarla una mutazione (genetica), una evoluzione che devia il percorso verso una meta non meno affascinante. Diverso il contesto, diverse le motivazioni, diversa la resa finale. Oggi Antonio Bartoccetti sembra maggiormente teso verso la ricerca del perfezionismo, di raffinati connubi musicali, verso un sound inevitabilmente più moderno, che corre, o forse anticipa il futuro, armonizzando e legando insieme elementi tanto diversi: canti gregoriani, chitarre Gibson, Moog e mini Moog, Hammond, synth, effetti elettronici e campionati. Rimane ancorata su un filo concettuale che ha attraversato gli anni la capacità di muoversi in un limbo non definito nello spazio e nel tempo, che raccoglie come un lago profondo tanti affluenti, alcuni sotterranei altri superficiali. Sono le varie sfaccettature che si riflettono lungo le tracce dell'album… la ricerca esoterica, il fascino per l'occulto, la sperimentazione, l'avanguardia artistica, la voglia di creare un sound esclusivo unendo elementi apparentemente inconciliabili. Pre Viam è un album ammantato di atmosfere dark, melodie malinconiche e scenari terribili e spaventosi. Non c'è la ruvida carezza della voce di Antonio Bartoccetti che con le sue parole e le sue frasi misteriche sa evocare suggestioni e visioni gotiche. Tutto è lasciato alle capacità deduttive e alla sensibilità del singolo ascoltatore, che dovrà ricreare nel suo personalissimo immaginario le visuali pennellate dall'eclettico musicista. E così un caldo assolo di chitarra, un arpeggio delicato, delle note d'organo, le tastiere che prendono corpo in tante diverse sfumature, attraverso il filtro della mente, riescono a raccontare una storia senza bisogno di parole, la storia di una donna, sola, abbandonata, sull'orlo della pazzia, attirata dal fascino della nera signora, iniziata a rituali magici e oscuri. Jacula is Back, nelle sue ambientazioni tenebrose, fredde e spaventose, è la creatura che si ridesta dopo il lungo sonno. Il vento, i versi maligni e orrorifici creano una perfetta atmosfera sepolcrale. Ma se il male può essere dipinto con tanta durezza ed efficacia, con altrettanta dolcezza e delicatezza sono rappresentate la donna e la sua sofferenza interiore. Tenui melodie arpeggiate che si rincorrono, contrastano e convivono con il sound più solido e grezzo delle parti heavy-rock. Pre Viam, brano omonimo, trasmette lo smarrimento e la disperazione della donna abbandonata, che vaga nella notte, vittima e facile preda. Non c'è speranza di salvezza, i demoni, nelle sembianze di una sinfonia d'archi, sembrano avvolgere e stringere la donna in una spirale di dolore, trascinata negli abissi più foschi e oscuri. Blacklady Kiss si nutre di contrasti, come amore e morte, coniugando sapientemente rock ed elettronica, la delicatezza e l'armonia di un pianoforte, una chitarra graffiante, e l'irresistibile sapore così tipicamente anni '70 del moog. I brani si susseguono in un avvicendarsi di varie ambientazioni, pennellando di varie e intense sfumature la discesa verso le tenebre, fino a Possaction, l'ultima traccia dell'album, una sorta di processione rituale esorcistica sulla quale si sovrappongono le urla disperate di Sandra B., vittima, per chi voglia crederci, di possessione satanica. Tenebroso, occulto, esoterico, mistico e sacrale. Sensuale e attraente. Lusinghiero e accattivante. Contraddittorio ed armonico. Dark, rock, electronic, progressive... sono i mille volti di Jacula, ridestato per invitarci, ancora una volta, al suo affascinante e pericoloso cerimoniale liturgico.





GULDBAMSEN - PROG ARCHIVES -
JACULA - “Pre Viam” (2011 album)
2012 - review

Blood and fire
The key to this album is perhaps forgetting about the past. I know that sounds kind of harsh, but if you are anything like me and absolutely adore the first two trailblazing albums of this band, then you will undoubtedly find yourself in quite the pickle just approaching this record with a clean slate. The thing is, those two albums were unlike anything else from around that time. They foresaw the whole doom genre by at least a decade, as well as cemented Jacula's status as something of a mystical vampire-like act that fed off burning absinthe and the blood of unborn babies.



If you can approach Pre Viam on its own terms, just like one preferably should any other album, a wonderful little album opens up in front of you, and even if the Jacula of old with the gargantuan church organs are a thing of the past - you'll almost certainly pick up those inherent dark traits of mastermind Antonio Bartoccetti.
This is essentially melody driven RPI with all the charisma and sweetness the "genre" can muster teamed up with the dark menacing presence of that special little something that Jacula always had. They are Gothic unlike any other band I've come across, and if you are sitting out there thinking about Type O Negative and Bloody Kisses, warm red wine and raw lamb chops, then imagine this type of thing transcribed onto an Italian symphonic setting. The metal side of the aforementioned band is also quite present on Pre Viam, and even if I am not among the biggest fans of slapping metal on old recipes - announcing them to be brand new and everything, I must admit that it works pretty well within the confines of this album. There is just something about the combination of hard hitting guitar riffs and the softness of the Italian sprinklings found throughout this album that coalesce rather beautifully together. That and the impending raptures of organ and synthesizer breaks that on occasion break through the thickets, are very much proof of just how well harmonized these different ingredients are mixed together. Come to think of it, there are indeed some organ sections on here that reflect the old Jacula heritage, and what this does is, basically, to give you a small but highly efficient peep back into the past, and as short-lived as these may appear, they do add a little je n'est c'est quoi to the proceedings here.
For the most part Pre Viam is instrumental, but all of a suddenly you get these high soaring sections of serene female vocalizations that just grip a hold of you and transport you elsewhere. They are cold and beautiful like giant blue icebergs, and whether you choose to look at the art work, or just recognize the whole feel of the thing, -that chilling and clean structure in many ways convey this record's Gothic essence right down to the t.
If you're into vampires, old abandoned castles with motes, sea-snakes and ancient myths surrounding the place - then I urge you to hunt this album down. It is indeed surrounded in what feels like an ancient horrific cobweb, which is as untouchable and seductive as the early morning mist. 3.5 stars.




ULISSE CARMINATI - WWW.FLASHFW.IT ( 2012)
JACULA - “Pre Viam” (2011 album) + "H.D." anticipations
2012 - Antonio Bartoccetti special interview

I PEGGIORI SOPRAVVIVONO sempre e sanno ricreare le loro incantazioni magiche e terrificanti"



Cosa ti ha spinto a riesumare il fantasma di Jacula,per un lavoro a mio modesto parere non all'altezza dei grandiosi e per ma'¨ sacri ?Tardo Pede in Magiam Versus? , ?In Cauda Semper Stat Venenum?,ma anche di lavori piu' recenti quali il magnifico ?Switch On Dark? invece uscito per Antonius Rex??

Era necessario dare al mondo il terzo volume entro l'anno 2011. Così fu scritto e così fu fatto. Ricampionare e rieditare i suoni dei primi due albums sarebbe stato un gioco da bambini scemi onde accontentare i nostalgici e gli eterni illusi come te. Pre Viam invece è ciò che ero io nel 2011.... da suicidi, ingannare se stessi, come quasi tutti gli umani fanno sempre. Nel tuo caso, nonostante la simpatia che emani, parlerei di un suicidio psichiatrico visto che obblighi ragione e storia a sotterrare l'anima.


Il progetto Jacula ha sempre rappresentato per ma'¨ l'essenza stessa del terrore metafisico, l'orrore e la paura delle tenebre,magia ed esoterismo allo stato subliminale,al contrario di Antonius Rex ,dove il tutto veniva riportato alla dimensione piu' umana del male???..

Sono il fondatore di due bands acommerciali molto lontane nelle emanazioni e nelle diffusioni dei campi magnetici. Jacula è metafisica, introversa, parabiblica, esoterica... teologicamente delicata. Antonius Rex è più terreno, più "Micro Demons", più donna del Re, più epidermicamente dark, più ritual-sex, più progressive fusion. Dire di Antonius Rex è come dire che i peggiori sopravvivono sempre mantenendo un'idea di incantazione ma sapendola ricreare e trasferire da una figura spirituale all'altra. Chiedersi di Jacula invece è come chiedersi dove sia volata la piccola colomba bianca e nera.


Per dirla in musica:se Jacula era l'essenza stessa del doom and dark,con Antonius Rex Hai sempre,a mio giudizio,esplorato il lato ?progressivo? del tuo essere musicista Arrivando a pubblicare capolavori quali ?Anno Domini? , ?Neque Semper Arcum Tendit Rex?e ?Switch on Dark?,ma anche album assai discutibili quali ?Zora? e soprattutto ?Ralefun?che proprio non sopporto?...le tue considerazioni?..al riguardo?

Se le nostre opere fossero tutte altamente creative e perfette, saremmo degli Dei... quindi Zora e Ralefun (a parte gli inediti nei Reissues) restano di "non gradimento" insieme ad Anno Demoni che è esageratamente elettronico. "Switch on Dark", "Per Viam" ed "H.D." sono a tutt'oggi le nostre produzioni migliori perchè siamo riusciti ogni volta a far emanare al nostro mystic-sound ciò che i nostri spiriti volevano. I nostri fans, le nostre particolarissime seguaci, ci dicono che con questi album ed anche con "Pre Viam" (Pre o Per sempre Vampiri sono) è come uscire dal Tempio senza voltarsi, fino a raggiungere la vetta e lasciarsi precipitare nell'Abisso.... un pò come una sceneggiatura di Dark Shadows. Questo, come recentemente ho detto ad una sacerdotessa oggetto di progressiva disincantazione, è l'unico modo magico di guardare i fiori............ per sempre.


Non maleditemi,non serve a niente,tanto all'inferno ci sono già ? per dirla alla De Andra'¨ ma non posso esimermi nel dirti che ai primi ascolti ?Pre Viam? mi era sembrato un lavoro tutto sommato fin troppo semplice per le tue capacita' :anche se in seguito ho almeno parzialmente cambiato valutazioni e approccio,mi a'¨ rimasto il dubbio?..insomma Maestro, la tua catacombale chitarra mi manca troppo?????..

Tutta la vita degli umani è caratterizzata da fasi particolari e necessarie e tutto può cambiare in modo radicale e improvviso. Ad esempio una delle nostre vocalist di "Pre Viam" si è ritrovata posseduta e nelle fasi alterne della "disgrazia occulta" si è ritrovata addirittura con sensi etici mai sospettati e nonostante i suoi incontri a 361° con il Diavolo, affermava che voleva assumere un "comportamento dignitoso" per poi tornare a fare patti diabolici, giuramenti sacri, commettendo una serie consapevole e inconsapevole di sacrilegi parabiblici. "Pre Viam" è la stessa storia: le chitarre non sono quelle volute a livello di DNA genetico ma sono comunque quelle che poi hanno preso forma nel corso delle incisioni, allontanandosi e forse SACRILEGIANDO le tipiche chitarre Antonius Rex e uscendo dalle aspettative. Appare una contraddizione enorme ma sono le chitarre che poi alla fine si sono rivelate in linea con le armonie dell'album. In "H.D." c'è un ritorno ai testi diabolici e incisivi, al suono più criptico, meno tecnico e più granitico. "H.D." è l'eterno contrasto fra il bene e il male, fra Dio e Demoni, fra uomo e donna, fra bianco e nero, fra l'estremo e il delicato sognante. "Pre Viam" è stata una fase particolare ma necessaria che i nostri fans e la stampa internazionale, hanno comunque gradito anche per la freschezza e l'avanguardia delle tastiere di Rexanthony.






Perdonami l'insistenza e l'almeno apparente mancanza di rispetto nei confronti di un artista quale sei ma,devo capire perchè non sono riuscito ad accettare ?Pre Viam? come Jacula, mentre ascoltandolo come Antonius Rex,ne ho apprezzato la profonda malinconia e l'opprimente senso di solitudine e di disperazione che lo pervade?????

Il rispetto è una grave forma di ipocrisia. Da anni c'è attività di composizione musicale, anticipata dagli screenplays, poi c'è la ricerca medianica con Monika Tasnad e poi c'è la voglia di seguire i pazienti psichiatrici giunti alla volontà di suicidio con l'obiettivo di portarli alla volontà di vivere. Rileggendo la tua domanda non posso non classificarti fra gli schizofrenici bipolari con un DNA paranoico e comunque creativo consolidato nella sua apparente degenerazione progressiva..... ma mi piaci così. Come è possibile valutare un album in base all'artista che lo ha composto e inciso e non nella sua obiettiva estetica o meno? Posso amare l'inferno di Dante ma non Dante e tutte le cazzate che ha scritto. Penso che Voi così detti critici, dovreste ricevere gli albums in totale white label e valutarli senza conoscerne nè interprete nè autore. Ma siamo sette miliardi di persone tutte infantilmente vincolate le une dalle altre. Rispetto alla "profonda malinconia" mi trovi totalmente d'accordo. "Pre Viam" è la storia della donna nata per essere infelice, è la storia di possessioni e suicidi gotici, di incantazioni assassine e assassinate. Qualcuno di questi argomenti sarà ripreso anche in "H.D.". Molte lacrime e sangue in "Pre Viam", molta certezza sugli errori di Dio, sul fatto che non ci sarà mai padre di femmina sereno o madre di maschio felice. Sulla stupida terra il dominio è solo del male.


Hai sempre avuto al tuo fianco misteriose figure femminili e mi ha addolorato l'abbandono di Doris Norton??chi potra' sostituirla degnamente?

Dicono che io abbia avuto Wandessa Yelton, che io l'abbia condotta verso rituali oscuri che l'abbia portata al suicidio psichiatrico. Ma non è vero. Giudici e udienze per oltre 9 anni......... lui, suo marito, il nostro tastierista classico, Charles Tiring è scomparso, credo, nel 1979. Ma il corpo non è mai stato trovato. La donna della mia vita è DORIS NORTON con il suo equilibrio, la sua dolcezza, il suo pianismo eccellente, il suo senso dell'armonia, le sue particolare conoscenze informatiche.... ma nel 2009 se ne è andata ed anche questo era scritto nel libro del Fato. A livello artistico l'ha sostituita nostro figlio Rexanthony che ha cominciato a fare le tastiere (pur continuando la sua attività musicale in primis) in "Switch on Dark" e le ha realizzate in toto nell'album "Pre Viam" ricevendo consensi unanimi dai fans e dalla critica internazionale........ lui ormai è il tastierista ufficiale delle due band e collateralmente preparerà un album after-rock basato su tastiere e sintetizzatori. Altra figura femminile di notevole importanza è la medium Monika Tasnad con cui collaboro esotericamente da anni. In quanto a me e alle figure femminili, ho le chiavi di Ferrari e Maserati, bellissime auto.... ma non le uso: questa è la forza. Poter disporre è uguale al possedere, è uguale ai 180 gradi, è uguale al dominio della mente.


L'esoterismo, l'occulto,la magia... ma anche la ricerca filosofico-psichica sono sempre state parti della tua vita: chi o che cosa ti ha condotto al lato oscuro della forza?

Magia e occulto sono la storia della vita di ciascuno nel comun denominatore della conoscenza la quale è giustamente un'amica mortale quando si ingnorano parametri e regole. L'esoterismo è il senso dell'esistenza dei Grandi, di quelli che hanno superato i limiti terreni. Ho iniziato questi percorsi dopo aver frequentato pesantemente il mago Partenzi e ad aver partecipato con lui a troppe sedute medianiche. La ricerca filosofico-psichica è collaterale a quanto sopra..... è molto più terrena ma attraverso i miei pazienti vedo le esasperazioni della mente umana cercando di comprendere come, ad esempio, si possa arrivare a gravissimi livelli di confusione-schizofrenia o si possa riporre nell'alcool e nelle droghe l'unica ragione di vita fermo restando il dramma più grave, quello delle possessioni diaboliche. Di consulenti musicali e di fans ne ho diversi... ma non confondiamoli con le vittime che mi servono per comporre nuovi brani, come nel caso di "L'INCANTAZIONE FINIRA'.... DARAI IL TUO CORPO AI DEMONI....... LA LETTERA MORTALE..... LA TUA ANIMA RESTERA' PER SEMPRE MIA..... IL SABBAH MANCATO......". Immaginiamo che Carminati abbia una compagna e io abbia deciso di salvarla e prenderla in osservazione magico-musicale..... se una sta con lui è una malata psichiatrica e va curata come so io....... anche con i ripetuti ascolti della mia musica.... ma non solo.


So che stai producendo un brano dei King Crimson... Chi sono le tue vocalist per i tempi futuri?

IIo, a differenza di te, non ho artisti preferiti ma brani o interi album preferiti. Uno di questi è EPITAPH dei King Crimson..... a tale proposito ho catturato una delle mie vocalist, alias NORA DEI, l'ho portata in studio e insieme a Rexanthony abbiamo costruito nota su nota EPITAPH. La sfida è stata notevole poichè tutto il mondo sa che la band di Robert Fripp è miticamente immortale e che la voce di Greg Lake è unica. Ma l'ho fatto anche per questo: per volerlo fare meglio..... anacrosticamente parlando. Relativamente alle future vocalist una è psichiatricamente morta e l'altra si è sposata con un tipo geloso. Ne sto valutando una in Ucraina.... molto goth ma anche molto soprano. Siamo invece sempre a caccia di un vero grande batterista.... per cui i lettori musicisti sono avvisati.... mettetelo in un pacco postale e mandatecelo giù.


Parimenti in piena era power flower caratterizzata pure da musica a dir poco imbarazzante, cosa ti ha spinto alla creazione nel lontano '69 del progetto Jacula?

E' una domanda del cazzo... anche perchè l'hanno già fatta tutti... quindi se sei un grande ritirala virtualmente. Piuttosto una domanda te la pongo io per il futuro: ascoltando l'ultimo album dei Dream Theater (che amo) noto grandi grooves techno e intelligenti sequencer automatici... io ho cominciato a produrre techno nel 1992 con "FOR YOU MARLENE".... un brano che è entrato in oltre 500 compilation creando la storia dell'hardcore. Quindi 20 anni fa. Hai capito che tutto va verso l'elettronica? Purtroppo o non purtroppo..... forse è un disastro ma è così. L'avanguardia prima di tutto.


Sò che stai preparando il nuovo Antonius Rex a titolo H.D con te in copertina vestito da templare?puoi anticiparmi qualcosa per favore?

Innanzi tutto H.D. è il nostro miglior album ..... per uno come te è facile indovinare il titolo. Il front cover è genialmente e autograficamente magico e lo ha realizzato un creativo spagnolo fan della band. Ancora H.D. (in uscita il 12.12.12) in due parole .... ecco: "Spesso nella vita si inseriscono soggetti assurdi ed eventi anomali dovuti all'invidia e alla cecità dei comuni mortali, dei preti ed hai 648 microdemoni vaganti che mirano a destabilizzare con una battaglia devastante gli equilibri e le esistenze praeternaturali dei Grandi.... ma non illuderti.... i micro-demoni potrebbero essere miei grandi collaboratori. Ho sempre odiato i falsi profeti umani e umanoidi e le loro Battaglie patetiche ma io tornerò sul Campo e non lascerò Feriti". Questo è anche H.D. I formati dell'opera saranno i classici, vale a dire CD digipack, LP vinile, ma questa volta faremo anche trentatrè copie per tutto il mondo ultra-limited con contenuti più estremi e più dark rispetto all'original. Questo particolare "H.D." costerà 1.999 euro a copia. Pochi i fortunati.


A quando un tuo libro?

Molte sono le proposte che sta vagliando Massimo Gasperini, ma io comunque non voglio un libro che sia una BIO e che riporti solo porzioni delle mie interviste. Voglio un libro che, nella parte musicale, soddisfi i nostri classici fans allegando per loro anche un DVD, alcuni miei IPSE DIXIT ed un inedito audio. Nell'altra parte, quella esoterica, sarò io con me stesso a creare il fascino affinchè il lettore comune senta l'esigenza di entrare in mondi trascendentali. In pratica da questo libro il fans musicale avrà un contributo in più, mentre l'essere della strada potrà trovare una soluzione al suo quotidiano fallimentare auspicando per se stesso una nuova vita su base spirituale che è ciò che manca a questa epoca del disagio.


Project....

Resistere più di 18 giorni nel monastero di clausura. Ce ne è uno in particolare nell'Appennino con 4 monache e un prete....... a me sembra demoniaco...... andrò lì (rigorosamente da solo) per comporre nuovo materiale.




Antonius Rex 2012 Line Up:
Antonio Bartoccetti (composizioni, chitarra, voce)
Rexanthony (composizioni, tastiere, batteria, voce)
Monika Tasnad & 19P. (medium)

H.D. guests:
Nora Dei (vocal)
Alex S. (vocal)
Francesca & Laura (witches)














MEMOWAKEMAN - PROG ARCHIVES -
JACULA - “Pre Viam” (2011 album)
2012 - review



Well, I have to confess that Jacula's music is not the easiest to listen and dig, nor the easiest to review, but I will do my best. As you may know, this is a project created by Antonio Bartoccetti in the latter sixties, which was followed by Antonius Rex, a new moniker though the music would be the same; now, in 2011 the name of Jacula returned in order to release "Pre Viam" through Black Widow Records, surprising us because we thought that project was already dead.

This album follows the same path of its predecessors, sharing the darkest and gothic side of progressive rock. It contains seven compositions that together make a total time of 47 minutes. The first track is "Jacula is Back", whose first minute give us an introduction to its dark, funeral gothic world. Later the organ enters and along with those strange noises, produces some kind of fear, tension. Before the third minute a delicate guitar appears contrasting with the previous sound, here, it sounds softer and even gently but it only lasts for a minute, because later the music explodes, keyboards and drums join and the sound is heavier, sorrowful and rockier. And the song continues with that rockier mood, including guitar riffs and metal-like drums.

"Pre Viam" is the longest composition of the album, reaching almost ten minutes. It starts softly with acoustic guitar, then keyboards put some nuances little by little, sharing an evident sense of uncertainty and nervousness. There is a female voice, which is sensual but scary at the same time; the synth work is wonderful because it produces almost everything, from the atmospheric tranquility to the fragile tension. The charm in Jacula's music lies in the imagination, I mean, each and every of the songs are a perfect motif to create stories, put words, sounds, images in our heads and create a parallel world.

"Blacklady Kiss" is a slow-tempo track in which as you can imagine, will listen to the voice of precisely, the Blcklady, accompanied by soft but cardiac piano notes and synth atmospheres. The second part of the song is completely different, the structure of the first one vanishes and now the rock element is present and evident with the guitar riff. "Deviens Folle" starts again with acoustic guitar, later beautiful, yet sorrowful piano notes accompany it, along with the obligatory keyboard background. Later it changes a little bit, creating once again an ambient of tension. This song is great, at first I thought it was weaker than the previous ones, but I was wrong, one has to give it a chance, listen carefully to it and then will understand what is it about.

"In Rain" shows a soft first minute with a peaceful keyboard sound, later the organ enters along with some church male vocals, it continues like this for some minutes until the song morphs once again into a rockier track, offering that mandatory guitar riff. "Godwithch" has a rain sound as background all the time, while a repetitive but addictive piano is playing and increasing its intensity little by little.

The last track of the album is "Possaction", in which we will find the funeral drums, the scary organ and sorrowful and painful voices as background, adding even more fear, accelerating our heartbeats. A great track if you are willing to have nightmares, so go and listen to it with the lights off, nice headphones and you will surely be moved by its scary sound. What a song to finish this album!

Nice comeback from Jacula, a solid album, though I stay with "In Cauda Semper?". Anyway, Pre Viam deserves 3.5 stars.
Enjoy it!




ULISSE CARMINATI - WWW.FLASHFW.IT (2012)
JACULA - “Pre Viam” (2011 album)
2012 - review

JACULA "Pre Viam" (Black Widow /Masterpiece)
VOTO (a Jacula) - 75
VOTO (se fosse stato Antonius Rex) - 100
PER CHI ASCOLTA - progressive dark
Lo so lo so…sono in ritardo di quasi un anno ma tant'e'………. e di sicuro Mastro Bartoccetti non meritava di certo una frettolosa recensione scritta cavalcando lo tsunami di emozioni scatenate anche solo dal mero riproporre un monicker sacro, intoccabile e profondamente radicato nel cuore di un fedele seguace del lato oscuro della forza qual sono.Eppure, anche dopo reiterati ascolti ,una domanda mi sorge spontanea: Mastro Bartoccetti,davvero valeva la pena di resuscitare il fantasma di Jacula per un lavoro che certo non ne ripropone il nero e sacrale sound?In fondo il busillis e' tutto qui:Seminali lavori quali "Tardo Pede in Magiam Versus" e "in Cauda Sempre Stat Venenum" trovano riscontro ed evoluzione In "Pre Viam" solo in alcuni bellissimi ed esoterici episodi quali l'iniziale "Jacula Is Back", "Blacklady Kiss" e "In Rain"dove l'ossianica e sepolcrale chitarra del maestro rievoca antiche paure e ancestrali sensazioni senza tempo .



Insomma , l'heavy dark and doomy del '69 e' ben piu' presente nel precedente " Per Viam", che pur non era all'altezza dell'incommensurabile bellezza oscura e demoniaca del sublime "Switch On Dark", che avrebbe davvero meritato,questo si', di uscire sotto la sacrale egida di Jacula!!!!!!!Preferisco quindi recensire "Pre Viam" come il nuovo e sofferto parto di Antonius Rex e allora come per magia,tutti i dubbi e le incertezze svaniscono all'ascolto dell'omonima track dove, un malinconico incipit di piano trascina nel sepolcro in un abbraccio mortale, le leggiadre acoustic guitars del maestro e le demoniache vocals femminili che la caratterizzano.Ancora superbo e assai triste il piano che introduce,per mano di Rexanthony,la solenne e dolorosa "Deviens Folle" e davvero sembra che la lontananza di Doris Norton,abbia spinto il sommo Bartoccetti a subliminale il dolore in melodie mai cosi' criptiche e sinistre . Il ribellarsi della natura alle angherie dell'uomo introduce la catacombale e spiritata "Godwitch",prima che il progressive dark degli Antonius Rex…..ops……trovi la massima espressione nella conclusiva e drammatica "Possaction",tragedia esistenziale di Sandra B.
Che posseduta dal demonio,trova la sua catarsi nel suicidio.La produzione e' fantastica e la grafica assolutamente fantastica,anche se ad onor del vero trovo sacrilego l'uso dello stesso cimitero di "Tardo Pede in Magiam Versus"…e ci risiamo …..invocando il perdono del maestro…concludo dicendo che il video di "In Veritates " e' veramente bello!!!!AMEN U.C.